DICHIARAZIONI SULL'INCISIONE ORIGINALE


COMITÉ NATIONAL DE LA GRAVURE
Presidente M. Marcel Guiot
Exposition Internationale, Parigi 1937.

«...sont considérées comme gravures, estampes et lithographies originales, les épreuves tirées en noir ou en couleurs, d'une ou plusieurs planches, entièrement conçues et exécutées à la main par le même artiste, quelle que soit la technique employée, à l'exclusion de tous procédés mécaniques ou photomécaniques».

«...sono considerate come incisioni, stampe e litografie originali le prove tirate in nero o a colori di una o più lastre interamente concepite, ed eseguite a mano dallo stesso artista, qualunque sia la tecnica usata ad esclusione di tutti i procedimenti mecca fotomeccanici».

«Il Congrès International de la Gravure considerando che il termine "incisione" indica talvolta un lavoro eseguito a mano dall'artista, talvolta un procedimento meccanico riproduzione, dando luogo ad equivoci sulle qualità sostanziali di opere tra loro molto differenti sia per la tecnica sia per il valore commerciale, esprime il desiderio che il termine incisione sia riservato soltanto alle opere eseguite a mano, mentre per ogni altro procedimento tecnico attuale o futuro, dovrà essere indicata con precisione la tecnica. Quanto poi alle incisioni eseguite a mano, ma di interpretazione, esse dovranno portare l'indicazione del pittore o del disegnatore da cui deriva il soggetto».

TERZO CONGRESSO DELLE ARTI PLASTICHE
Vienna 1960.

1) Spetta all'artista incisore, e soltanto a lui stabilire il numero definitivo di ciascuna delle sue opere grafiche nelle differenti tecniche: incisione, litografia, etc.
2) Ogni stampa, per essere considerata originale, deve por tare non solo la firma dell'artista, ma anche l'indicazione del numero legale di tirature e il numero di serie della lastra. L'artista può allo stesso modo menzionare di aver personalmente presieduto alla tiratura.
3) È auspicabile che, una volta terminata la tiratura, I, lastra originale sia biffata o che comunque porti un qual che segno distintivo che indichi che la tiratura è terminata.
4) I principi suindicati si applicano alle arti grafiche che possono essere considerate come originali, cioè alle opere impresse le cui lastre sono state eseguite dall'artista. Le opere che non dovessero corrispondere a queste condizioni, dovrebbero essere considerate come riproduzioni.
5) Per quanto concerne le riproduzioni, non è possibile fissare alcuna regola. Tuttavia è auspicabile che le riproduzioni siano dichiarate come tali e, di conseguenza, distinte senza equivoco alcuno dalle opere grafiche originali. Questo principio si applica particolarmente alle opere di una qualità tale che l'artista, desiderando riconoscere il lavoro eseguito dallo stampatore si ritiene giustificato a firmarle.

PRINT COUNCIL OF AMERICA
Presidente Lessing J. Rosenwald.
New York 1961

1) L'artista solo ha concepito il soggetto e l'ha prodotto tu metallo, su pietra, su legno o altro materiale con il proposito di creare un lavoro a stampa.
2) La stampa è tratta direttamente dai suddetti materiali dall'artista stesso o condotta sotto la sua direzione.
3) La prova definitiva è approvata dall'artista.

COMITÉ INTERNATIONAL DE LA GRAVURE
Presidente Julien Cain
Parigi 1964
Définition de l'estampe originale
Charte de la Chambre Syndicale de l'Estampe, du Dessin et du Tableau

"La Chambre Syndicale de l'Estampe, du Dessin et du Tableau en l'absence d'une législation destinée à protéger l'estampe originale, et l'utilisation de cette appellation, rappelle aux marchands d'estampes et au public, qui forme leur clientèle, que la définition de l'estampe originale ayant servi de base au texte établi par les Douanes Françaises, qui a été rédigé par le Comité National de la Gravure à l'Exposition Internationale de 1937, sous la présidence de M; Marcel Guiot et adopté par le Comité International de la Gravure sous la présidence de M. Julien Cain, est la suivante :

"Sont considérées comme gravures, estampes et lithographies originales, les épreuves tirées en noir ou en couleurs, d'une ou plusieurs planches, entièrement conçues et exécutées à la main par le même artiste, quelle que soit la technique employée, à l'exclusion de tous procédés mécaniques ou photomécaniques".

Seules les estampes répondant à cette définition ont droit à l'appellation Estampes originales.

Or, il est offert au public, ou exposé dans les galeries ou magasins de vente, des estampes contemporaines qui présentent l'aspect d'estampes originales et qui en fait ne le sont pas. Ces estampes, numérotées et signées par les artistes dont œuvre figure sur la feuille, ne sont parfois que des reproductions ou interprétations gravées ou lithographiées à la main par des techniciens spécialisés ou des reproductions mécaniques d'une œuvre originale (aquarelle, gouache, peinture). Aucune mention, imprimée de façon claire et indélébile, ne distingue par conséquent ces œuvres des Estampes originales répondant à la définition ci-dessus.

Les marchands et revendeurs, désireux, dans un esprit de loyauté professionnelle, d'informer leur clientèle exposeront le présent texte dans leur galerie ou magasin et s'engageront, à la demande de leurs clients, à fournir toutes garanties écrites sur les estampes qu'ils vendront en ayant pris toutes les références utiles auprès des éditeurs, artistes ou imprimeurs."

DICHIARAZIONE DI VENEZIA
Venezia, 25 Ottobre 1991

La Commissione Internazionale invitata dalla Biennale di Venezia e composta da Renè Berger (Svizzera), Maurizio Calvesi (Italia), Jean Clair (Francia), Zoran Krzisnik (Slovenia), Miguel Rodriguez Acosta (Spagna), Enzo Di Martino (curatore del progetto), riunitasi a Venezia il 25 ottobre 1991, nella sede dell'Archivio Storico delle Arti Contemporanee a Ca' Corner della Regina, ha esaminato le oltre cento risposte al questionario (riguardanti i procedimenti fotomeccanici, l'intervento di tecnici e di uno stampatore, la biffatura, il deposito presso un Istituto Nazionale di Grafica) pervenute da direttori di musei, artisti, editori, stampatori, direttori di riviste d'arte e critici di tutto il mondo. Da tali risposte la Commissione ha tratto alcuni orientamenti, che sono stati oggetto di dibattito nel corso della riunione e in base ai quali è stato possibile formulare alcuni principi riguardanti il concepimento e la realizzazione di un 'opera grafica originale, e di conseguenza dare alcune raccomandazioni.
a) Un 'opera grafica originale può essere considerata originale quando sia espressamente concepita per essere realizzata con i soli procedimenti della grafica d'arte.
b) Qualsiasi procedimento tecnico (compresi i procedimenti fotomeccanici) e qualsiasi materiale di supporto sono leciti quando necessari ai fini espressivi dell'artista.
e) In questa prospettiva, è ammissibile ogni contributo tecnico nell'elaborazione della matrice o di stampatori nella tiratura definitiva dell'edizione, purché sussista la consapevole conoscenza e direzione dell'artista.
d) Gli editori e/o stampatori di opere grafiche sono invitati a dichiarare in un apposito documento tutte le caratteristiche tecnico-editoriali dell'opera grafica: in particolare a segnalare il nome dell'autore, degli eventuali collaboratori tecnici, dello stampatore, le tecniche usate, i materiali impiegati, il numero degli esemplari stampati (comprese le varie prove d'autore), la numerazione utilizzata, la data di esecuzione.
e) E auspicabile che un esemplare dell'edizione di ciascuna opera grafica venga depositata presso una Istituzione Pubblica idonea a tale compito (es. Bibliothèque Nationale in Francia, Istituto Nazionale della Grafica in Italia, Calcografìa Nacional in Spagna, etc.), accompagnato dalla scheda descrittiva tecnico editoriale (di cui al punto d.), alfine di costituire un archivio della ricerca figurativa in ogni paese.
f) E altresì auspicabile che le matrici delle incisioni calcografiche e xilografiche non vengano distrutte o biffate per ragioni di sola protezione del mercato dell'arte, ma piuttosto segnate (o perforate, o tagliate) in una parte della superficie, in maniera evidente, in modo da provare inequivocabilmente l'avvenuta stampa della tiratura.
g) Per prevenire ogni abuso nella diffusione delle opere grafiche originali, viene raccomandato di precisare chiaramente il numero di esemplari stampati, indicando in particolare quelli numerati per la diffusione sul mercato, quelli eventualmente destinati a collezioni pubbliche e le prove per l'autore che di regola non dovrebbero superare il 10% della tiratura complessiva. Si raccomanda di indicare inoltre l'esistenza di prove di stampa, di colore e di stato.
La Commissione ritiene che le indicazioni contenute in questo documento possano applicarsi solo alla grafica tradizionale, tuttavia la storia dell'esperienza grafica è, in effetti, una storia di evoluzione delle tecniche, e ovviamente gli artisti sono liberi di appropriarsi di ogni nuovo ritrovato, procedimento o supporto materiale, o immateriale, utili all'espressione del proprio immaginario. In questa prospettiva occorre tener presente che le possibilità offerte dalla scienza e dalle nuove tecnologie sono e saranno necessariamente parte del bagaglio espressivo dell'artista, e vanno dunque considerate con la dovuta attenzione le opere realizzate con i procedimenti video, ologrammi, le possibilità di sperimentazione offerte dai computers e da ogni altro mezzo che si renderà disponibile nel futuro alla creatività.
Per tali ragioni, la Commissione auspica che il dibattito sull'arte e sul ruolo dell'arte non incontri ulteriori pregiudizi di carattere formale o terminologico, affidandosi al riconoscimento del valore artistico dell'opera.
 Hanno presenziato ai lavori della Commissione, che saranno pubblicati integralmente nei prossimi mesi, il Segretario Generale avv. Raffaello Martelli e il Conservatore dell'Archivio Storico delle Arti Contemporanee dott. Angelo Bagnato.
Venezia, 25 ottobre 1991
Firmato: Rene Berger, Maurizio Calvesi, Jean Clair, Zoran Krzisnik, Miguel Rodriguez Acosta, Enzo Di Martino, Raffaello Martelli, Angelo Bagnato.

DICHIARAZIONE SULL'INCISIONE ORIGINALE
Milano, 5 Maggio 1994

Premesse
La presente Dichiarazione è stata formulala tenendo presente quanto a suo tempo è stato affermato dal Comité National de la Gravure a Parigi nel 1937, dal III Congresso Internazionale delle Arti Plastiche, tenuto a Vienna nel I960, dal Print Council of America di New York nel 1961 e dal Comité National de la Gravure a Parigi nel 1964.
Nella convinzione che ciascun artista ha la libertà di eseguire le sue opere con qualsiasi tecnica, la presente Dichiarazione non vuole condannare alcun procedimento tecnico, né intende dare al riguardo giudizi di merito. Il riconoscimento della qualifica «originale» a certe stampe anziché ad altre non implica alcuna valutazione di natura etica, ma vuole costituire unicamente una precisazione di natura storico-artistica.
In ogni lingua europea il termine «originale» ha assunto un duplice significato: a) è sinonimo di «proprio delle origini» (Diz. Zingarelli), «che risale alle origini» (Diz. Devoto Oli), «existent from the fìrst» (Oxford Dictionary); b) è sinonimo di «non riproduzione», secondo un significato invalso anche nella tradizione grafica del XX secolo.
La presente Dichiarazione, con l'uso dell'attributo «originale» assunto nei significati sopra specificati, intende porre una distinzione fra le incisioni che vengono eseguite secondo i criteri in uso fin dalle origini di ciascuna tecnica, e quelle che, - pur essendo anch'esse stampe d'arte - vengono realizzate con altre tecniche.

CONCETTO DI ORIGINALITÀ
Un "incisione è considerata «originale» quando rispetta le due seguenti caratteristiche:
a) in fase di stampa dà luogo a un'immagine che deriva da una matrice manualmente incisa (anche nel caso in cui l'artista si sia servito di una base ottenuta con altri procedimenti), o predisposta sempre manualmente dallo stesso artista, con esclusione di qualsiasi mezzo fato-meccanico, allo scopo di essere impressa con intenti estetici.
b) l'immagine incisa sulla matrice deve seguire la sintassi linguistica propria dell'incisione, e cioè un appropriato ed intenzionale uso delle tecniche specifiche. Per analogia una litografia viene considerata «stampa originale» quando la sua immagine è impressa da una matrice manualmente disegnata o dipinta, allo scopo di essere stampata con intenti estetici. Qualunque stampa che riproduca un modello, ottenuta con mezzi fotomeccanici, o con altri mezzi non manuali, di qualsivoglia tipo, non può essere chiamata «originale» (e neppure «originaria» o «litografia autentica»).

Postille
Questa Commissione ribadisce che dichiarare ufficialmente «originale» (o «originaria») una stampa che non sia originale costituisce un falso.
Al fine di operare con maggiore chiarezza nel mondo della grafica, suggerisce agli artisti incisori di firmare o siglare in lastra le proprie opere.
Inoltre, per quanto attiene alla tiratura, ritiene opportuno che gli artisti o i loro stampatori procedano a doppie numerazioni (con numeri arabi e romani) solo in quei casi in cui effettivamente le due tirature presentino differenze oggettive (di carta, di colore, ecc.).
Richiama che, secondo l'uso codificato dalla tradizione, le «prove d'artista» non debbono comunque superare il 10% dell'intera tiratura.

Declaration of Milan on original engraving (1994)
Foreword
This Declaration was drawn up in consideration of the positions adopted by the Comité National de la Gravure in Paris in 1937, by the 3rd International Congress of Plastic Arts held in Vienna in 1960, by the Print Council of America in New York in 1961 and by the Comité National de la Gravure in Paris in 1964.
In each European language, the term “original” has come to have a dual meaning: a) it is a synonym of “belonging to the origins” (Zingarelli Dictionary of the Italian Language), of “dating back to the origins” (DevotoOli Dictionary) and of \“existent from the first” (Oxford English Dictionary); b) it is a synonym of “non reproduction”, in accordance with a meaning that has also taken hold in the tradition of twentieth century graphics.
In the belief that each artist is free to use any technique to execute his work, this Declaration does not intend to condemn any technical procedure, nor express value judgements about them. The acknowledgement of the qualification of “original” to certain prints rather than to others does not imply any evaluation of an ethical nature, but is intended to constitute solely a definition for the purposes of art history.
With the use made of the attribution of “original” with the meanings speci fied above, the aim of this Declaration is to draw a distinction between engravings that are executed in accordance with the criteria that have been used since the origins of each technique and those that – without detriment to their status as art prints – are executed using other techniques.
The concept of originality
An engraving is considered to be an “original” when it complies with the following two characteristics:
a) The printing phase gives rise to an image that derives from a matrix that was engraved by hand (including cases when the artist made use of a base obtained by other means), or prepared, again by hand, by the same artist, to the exclusion of all photomechanical means, for the purpose of being printed with aesthetic intent.
b) The image engraved on the matrix must comply with the linguistic syntax of engraving, in other words it must make an appropriate and intentional use of specific techniques.
By analogy, a lithograph is considered to be an “original print” if its image was printed by a matrix that was drawn or painted by hand, for the purpose of being printed with aesthetic intent.
Any print that reproduces a model obtained using photomechanical means or other non-manual means cannot be considered to be an “original” (nor “originating” nor an “authentic lithograph”).