lunedì 21 dicembre 2015

UNA NUOVA PIATTAFORMA PER L'INCISIONE

《PRINT SOLO》 il titolo è in inglese, giustamente, ma è comprensibile anche agli autarchici italiani, soprattutto se hanno letto il post precedente.
Ne so quanto chiunque leggerà quel che segue, ovvero la sintesi di tre e-mail ricevute da Ilaria Rosselli Del Turco.
Ilaria è un artista che "nel mezzo del cammin..." della sua vita artistica ha deciso di fare quello che lascio spiegare alle sue stesse parole.
Un'iniziativa che miri a rilanciare il mercato dell'incisione ritengo che vada comunque accolta, senza sottintendere una qualche "sponsorizzazione", non esprimerò alcun giudizio di merito sui propositi e sui risultati attuali, ho soltanto sondato, preventivamente, che non si trattasse dell'ennesima "trappola per merli".
La segnalazione è rivolta ai potenziali acquirenti e agli artisti che vorranno proporre in vendita i propri lavori trovando in questo post le informazioni essenziali.
Per eventuali richieste di chiarimenti è preferibile contattare direttamente il sito (non preoccupatevi risponde in italiano): www.printsolo.com

Giovedì 8 ottobre 2015, ILARIA LAIS ha scritto:

Salve, misterioso messer “Onorio" !
Sono capitata per caso sul tuo blog e ho pensato di scriverti per segnalarti il mio progetto.
Sono una pittrice italiana, vivo a Londra da molti anni. Recentemente ho voluto riprendere la mia pratica di printmaker, dissotterrando le nozioni acquisite a Firenze nel ’97 durante un anno al Bisonte.
Ho prodotto una serie di piccoli monotipi che volevo vendere direttamente, dato che le gallerie con cui lavoro preferiscono i miei quadri ad olio. È così che mi sono accorta che manca una piattaforma internazionale di vendita d’arte online dedicata esclusivamente alla grafica d’arte ed ai libri d’artista. Le vendite di arte online nei paesi anglosassoni sono molto comuni, e ci sono grandi website che vanno bene già da un paio d’anni. Il problema è che non selezionano per niente gli artisti e per chi ha già un proprio mercato comparire su Artfinder è quasi umiliante.
Così è nato "Print Solo", un website che darà la possibilità ad artisti già “established” di vendere direttamente le loro opere ( scusa sono in UK da 17 anni, ogni tanto infilo una parola in inglese).
Ho lavorato su questo progetto nei mesi passati ed ora siamo finalmente quasi pronti: abbiamo iniziato la selezione degli artisti, che avverrà secondo alcuni criteri precisi, e speriamo di andare online in settimana prossima.
[...]
Un gruppo internazionale di printmakers ha prestato il proprio nome per garantire la serietà del progetto e il sito è stato costruito da un’agenzia inglese che mi pare abbia fatto un ottimo lavoro.
Sono anche in contatto con Jean-Michel Uyttersprot, un printmaker belga che pubblica una rivista di grafica, "L'Actuel de l’Estampe" che mi darà una mano per il mondo francofono.
Adesso la prossima fase è quella di popolare le nostre pagine con opere belle e uniche e stabilire subito il buon livello degli artisti, ed in seguito iniziare a pubblicizzare il website su internet, riviste ed altri canali. Inoltre "Print Solo" si prefigge anche uno scopo informativo, con una sezione blog che darà voce agli artisti rappresentati e una breve sezione wiki che spiega le tecniche di stampa.
[...]
> Grazie per la tua attenzione e cordiali saluti londinesi
> Ilaria Rosselli Del Turco

Sabato 10 Ottobre 2015

Ti rassicuro: il sito è completamente gratuito per gli artisti, e hai fatto bene a chiedere perché so che in Italia succedono cose assurde, ricatti belli e buoni. E poi in effetti io sono una outsider totale, il che però non è male perché non devo favori a nessuno.
Ho ideato Print Solo perché mi diverte, mi permette di aiutare altri artisti, mi piace la grafica d'arte e vorrei saperne di più. Di fame non muoio.
La previsione, o meglio la speranza, è di andare pari in 3 anni, figurati se mi posso alienare gli artisti così da subito ! :-)
La commissione, in linea con le altre gallerie online sarà del 30%.
Purtroppo per questioni tecniche la commissione si applica anche sul costo di spedizione, il che vuol dire che per opere a basso prezzo (intorno a 100£) questo fa aumentare leggermente la commissione totale ma stiamo cercando una soluzione per ovviare a questo inconveniente.
La priorità adesso è di avere tutte le funzionalità a posto e cominciare a far caricare le gallerie individuali.
Altre informazioni:
I criteri di selezione degli artisti sono i seguenti:
- possesso di diploma superiore in arte
- mostre personali in gallerie o spazi riconosciuti
- selezione per concorsi con giurie composte da esperti riconosciuti
- assegnazioni di premi, borse di studio o fondi erogati da enti o fondazioni
- pubblicazione del lavoro in articoli su stampa specializzata ( cartacea o online ) a firma di esperti riconosciuti
- lavori presenti in collezioni pubbliche, musei o aziende.
Per poter fare domanda di inclusione gli artisti devono possedere almeno due di questi requisiti.
Il sito sarà tutto in inglese ma caricare un profilo è elementare e ci sarò comunque io a fare da supporto per italiani e francesi.
La domanda che ( soprattutto gli italiani) mi fanno spesso è come posso evitare che collezionisti e artisti si mettano d'accordo per conto loro.
La risposta è : non posso.
L'idea è che il collezionista si avvalga del nostro sistema di pagamento sicuro e della garanzia per cui può rispedire il pezzo se non gli piace. L'artista paga una commissione minore che in galleria (su opere non incorniciate) e se faremo un buon lavoro gli artisti desidereranno apparire su Print Solo anche come segno di qualità, quelli più leali e attivi saranno segnalati tramite "special feature" sulla prima pagina etc.
E ogni tanto qualcuno ci darà una fregatura.
[...]
Sempre a disposizione per altre curiosità. La settimana prossima dovremmo cominciare a fare i test, è importante che il sito funzioni bene e si possa ingrandire senza problemi perché, chissà, magari divento la Zuckerberg della grafica mondiale :-)))

domenica 11 ottobre 2015, ILARIA LAIS ha scritto:

ODV, ti ringrazio dei consigli che mi offrono lo spunto per pensare e precisare le mie idee.
Ti rispondo punto per punto.
- Purtroppo conto pochissimo sull’Italia come collezionismo, perché la crisi non colpisce le finanze ma la capacita di apprezzare l’arte, la voglia di spendere soldi in una stampa invece che nell’ultima borsetta di mezza tacca. Io ci tengo ad avere artisti italiani per dare il classico “respiro internazionale”, ma credo che, fuori da UK, sia più possibile vendere nel mondo francofono. E poi ci sarebbe l’America...
-Anche io ero indecisa sull’ammissione delle tecniche fotografiche e digitali. Ho seguito il consiglio di Umberto Giovannini secondo cui non solo la tecnica digitale è spesso mista ad altre “manuali”, ma si fanno opere interessanti e sperimentali, per cui c'è una sezione apposita sul sito. Niente giclee o riproduzioni, niente opere edizionate e vendute da studi di stampa, solo dagli artisti.
[...]
- ci sarà la selezione, ma devo avere artisti con prezzi abbordabili e accettabili per internet. Difficile vendere roba da 700£ senza manette e senza vederla dal vivo, piu` facile 180, magari un pezzo piccolo di un bravo artista.

lunedì 7 dicembre 2015

EULOGIA POETICA DELLA STAMPA

Abito da stampatore
Abito da vignaiolo
Nicolas de Laermessin,
Allegorie dei mestieri e delle attività,
39 incisioni ante 1719













Il "Forum"di Gubbio è stato l'evento dell'anno per la stampa del libro di "pregio" secondo un'azzeccatissima definizione. Non ho elementi per valutarne gli esiti complessivi, è ancora prematuro per quelli a lungo termine, mi pare però che - per il valore statistico che possono avere i pochi commenti registrati nel post - il suo "prodotto" immediato, ovvero il cosiddetto "Manifesto", non sia stato unanimemente bene accolto.
La differenza tra stampa "tipografica" e stampa a "tiratura limitata" può apparire macroscopica in linea di principio, ma solo i più esperti visitatori della mostra di Gubbio si saranno resi conto di un equivoco. Per dirla chiaramente, alcuni dei "microeditori" in mostra realizzano edizioni a tiratura limitata, ma non tutti stampano "tipograficamente" come si sostiene nel "Manifesto", non è quindi chiaro se ad essere tutelati debbano essere solo coloro che realmente stampano "tipograficamente" o anche coloro che realizzano edizioni comunque ben curate seppur stampate in offset o in digitale.
Per analogia: come nell'incisione non è solo il rispetto del concetto di originalità a fare la qualità artistica dell'opera, così nell'editoria "di pregio" non può essere solo la modalità di stampa a fare la differenza, anche in questo caso ritengo che sia una (semplice?) questione di chiarezza e onestà: basterebbe dichiarare il tipo di stampa effettivamente adottata senza mistificazioni e valorizzare al meglio tutto il resto: la carta, l'impaginazione, la legatura... eventualmente le illustrazioni... e il contenuto troppo spesso sottovalutato. Che tutti questi aspetti siano padroneggiati dalle competenze di una sola persona non mi pare possibile, per questo l'edizione impeccabile è rara, nella maggior parte dei casi qualcosa difetta anche visibilmente per l'occhio educato al "pregio".
Comunque il possibile "equivoco" mi ha fatto venire in mente un noto - noto ai lettori appassionati di Melville - doppiosenso sulla "stampa" che riporto di seguito e che la nota finale provvederà a chiarire.
Buona Lettura.
Sia lode alla stampa, non quella di Faust, ma il torchio di Noè: esaltiamo e magnifichiamo la stampa, il sincero torchio di Noè, donde spunta il vero mattino. Sia lode alla stampa, non alla stampa nera ma al torchio rosso: esaltiamo e magnifichiamo la stampa, il rosso torchio di Noè,  donde viene ispirazione. O voi stampatori della terra del Reno, e voi stampatori del Reno, unitevi a tutti voi che spremete liete novelle sull'isola di Madeira o di Mitilene. - Chi dà rossore agli occhi facendo bramare agli uomini di sostare di fronte alla bella pagina? - Sia lode alla stampa, il torchio rosato di Noè,  che dà calore al cuore, suscitando negli uomini il desiderio di sostare di fronte al vino rosato. - Chi ha farfugliamenti e alterchi? Chi, senza motivo, inflige ferite? Sia lode alla stampa, il torchio geniale di Noè,  che intreccia amici e fonde nemici. - Chi si lascia imbrogliare? - Chi si lascia legare? Sia lode alla stampa, il libero torchio di Noè,  che non mente per i tiranni, ma fa dire il vero ai tiranni. - Sia lode allora alla stampa, lo schietto, vecchio torchio di Noè; esaltiamo e magnifichiamo la stampa, il valoroso, vecchio torchio di Noè; inghirlandiamo con corone di rose la stampa, il grande, vecchio torchio di Noè,  donde scorrono correnti di sapienza che danno all'uomo una contentezza non più irreale del dolore.

Il "panegirico" è tratto dall'inizio del capitolo trenta de " L'uomo di fiducia" di Herman Melville, nella traduzione di Sergio Perosa.
Tutto il passo è una parafrasi d'un brano biblico, Proverbi, 23:29-31.
Il Faust, citato all'inizio, è Johann Fust o Faust, tipografo tedesco, socio di Gutenberg dal 1450 al 1455 circa.
Tutto il brano è intessuto del doppio senso che in inglese ha il vocabolo "press" (stampa) col significato di "torchio tipografico" e di "torchio per l'uva" da cui il riferimento a Noè.