MORSURA APERTA:
Quali sono le modalità per entrare a far parte della vostra associazione?
PRESIDENTE:
Molte associazioni sono a numero chiuso, in alcune associazioni regionali occorre essere nati nella regione di riferimento, in altre, per entrare a farne parte, occorre documentare un curriculum artistico, invece noi abbiamo adottato la scelta molto esclusiva che basta pagare la quota associativa.
M. A.:
Esistono diverse associazioni che si occupano di incisione, quale è la vostra peculiarità?
P.:
Rispetto alle altre associazioni composte da incisori italiani di varie regioni, credo che la nostra peculiarità sia quella di aver costituito un'Associazione nazionale che raggruppa oltre 60 artisti dal Trentino alla Sicilia.
M. A.:
Quali sono i principali scopi dell'associazione?
P.:
A differenza di altre associazioni che si propongono di divulgare per mezzo di mostre, e varie attività connesse, la conoscenza dell'incisione contemporanea in varie parti d'Italia e all'estero, a volte in collaborazione con altre istituzioni; lo scopo primario della nostra Associazione è quello di contribuire a promuovere e valorizzare in ambito nazionale e internazionale l'arte incisoria italiana per mezzo di attività espositive, didattiche ed eventualmente editoriali, promuovendo intese con enti culturali italiani e stranieri.
M. A.:
Cosa fate per coinvolgere attivamente i visitatori nelle vostre mostre?
P.:
Inizialmente le persone che partecipavano agli eventi erano per la maggior parte gli stessi artisti e qualche loro familiare. Successivamente ci siamo resi conto che se c'era un buffè si riusciva ad attirare anche persone non interessate all'incisione, così abbiamo aggiunto diverse attività, ad esempio un concerto di musica, una rappresentazione teatrale, la proiezione di un film, uno spettacolo di cabaret... non facendo mai mancare il maxi schermo per le partite più importanti e il ricco buffè.
M. A.:
Durante le mostre organizzate dimostrazioni di stampa?
P.:
A differenza di altre associazioni che realizzano semplici dimostrazioni di stampa, soltanto noi stampiamo nelle nostre mostre con il nostro torchio e durante le dimostrazioni di incisione e stampa chiediamo ai presenti di incidere qualche segno sulla lastra che sarà poi stampata, per ovvi motivi la tecnica usata è la puntasecca, così anche se uno sa disegnare, ma non ha mai inciso, gli vengono fuori degli sgorbi e, al confronto, risalta la qualità delle incisioni esposte; inoltre abbiamo sempre con noi delle matrici già eseguite che vengono anch'esse stampate per far vedere quanto sono bravi i nostri associati.
M. A.:
Realizzate delle pubblicazioni per accompagnare le vostre iniziative?
P.:
A differenza di altre associazioni che ancora stampano pubblicazioni cartacee che distribuisco durante le mostre e alcune, addirittura, le spediscono gratuitamente a quanti ne fanno richiesta, noi siamo molto più innovativi e digitalizzati, pubblichiamo le opere solo nella nostra pagina FaceBook e nel sito rendiamo disponibile un PDF che per scaricarlo occorre restare connessi per due giorni, così risparmiamo le spese di stampa e aumentiamo il numero di contatti.
M. A.:
Oggi il mondo dell'incisione viene ritenuto in crisi, è vero secondo lei?
P.:
Hanno chiuso le Gallerie specializzate in grafica d'arte e nessun'altra galleria propone più incisioni che non si vendono neanche su e-bay per pochi "Euri"; pochissime le stamperie ancora esistenti in tutta Italia; non si realizzano più tirature ed edizioni d'arte; incisioni e incisori sono tenuti alla larga dalle rassegne di arte contemporanea; c'è una crisi economica che ha colpito maggiormente il ceto medio che fosse era quello con il maggior numero di collezionisti di incisioni; c'è una scarsa conoscenza di che cosa sia un incisione, spesso confusa con una fotocopia...
Difficile dire se l'incisione sia davvero in crisi.
M. A.:
Secondo lei c'è differenza tra osservare un opera d'arte in generale e osservare un'incisione?
P.:
Nella mia esperienza ho potuto notare che molti visitatori, quando visitano una mostra d'arte in generale osservano un'opera e poi passano alla successiva. Invece osservare un incisione per me vuol dire mettersi davanti ad un'incisione e guardarla, se un'incisione non si guarda non si vede e quindi non si può dire di averla osservata se non la si è vista.
M. A.:
Per concludere questa nostra intervista quali sono le attività che avete già realizzato e quelle che avete in programma?
P.:
A differenza di altre associazioni che individuano temi specifici per le loro iniziative o che organizzano concorsi di vario tipo, la nostra programmazione è molto diversificata: abbiamo già realizzato "L'incisione del Nord-Ovest" allestita in una città del Nord-Ovest d'Italia e "L'incisione del Nord-Est" allestita in una città del Nord-Est d'Italia. Abbiamo in programma "L'incisione del Nord-Ovest" allestita in una città del Nord-Est d'Italia e "L'incisione del Nord-Est" allestita in una città del Nord-Ovest d'Italia. Proseguiremo con "L'incisione nel Centro-Nord d'Italia" e, inoltre, "L'incisione nel Centro-Centro d'Italia". Probabilmente anche "L'incisione nel Sud d'Italia e nelle Isole", ma, in confidenza, abbiamo solo quattro terroni che incidono e che dobbiamo tenerci solo perché, purtroppo, fanno parte dell'Italia.
N.B.
Corre l'obbligo di ammette che per la formulazione delle originali domande ci siamo fatti aiutare, pertanto ringraziamo l'inconsapevole collaboratore.
Quanto alle risposte non sarebbe del tutto infondata l'illazione che possano essere ricondotte anche a qualche altro presidente, tuttavia ogni riferimento a fatti accaduti, a dichiarazioni rese e a persone esistenti è del tutto casuale.