mercoledì 23 luglio 2014

I QUADERNI DELL'ALI

L'associazione ALI, oltre alla pubblicazione dell'annuario e dei cataloghi delle mostre organizzate, ha avviato una nuova serie di pubblicazioni denominata "I Quaderni dell'ALI".
Il primo quaderno intitolato "L'incisione Blu" è dedicato alla cosidetta incisione "no-toxic", è stato curato da Fabiola Mercandetti con scritti, oltre alla stessa curatrice, di Émilie Aizier, Paco Mora, Nick Semenoff e una presentazione firmata da Marco Fiori e Marzio Dall'Acqua.
Il quaderno si compone di 56 pagine a colori e , come tutte le pubblicazioni dell'ALI, è fuori commercio, riservato ai soci, agli amici e ai corrispondenti, ma potrà essere inviato gratuitamente, fino ad esaurimento, agli interessati che ne faranno richiesta.
www.alincisori.it
alincisori@gmail.com

martedì 8 luglio 2014

MA DOV'È QUESTA CRISI...

L'edizione digitale di Exibart, nel numero di Venerdì 4 Luglio, ha dedicato un'intervista al gallerista Lorcan O'Neill in occasione dell'apertura di un suo nuovo spazio espositivo nel centro storico di Roma. Riportiamo solo l'ultima domanda e la relativa risposta, questo è il LINK per l'intervista completa.

Proprio ieri (Giovedì 3 Luglio 2014, n.d.r.) su Repubblica è uscito un articolo piuttosto critico sul mondo dell’arte contemporanea, anche alla luce della vendita a 2 milioni e mezzo di sterline di The bed di Tracey Amin, una vostra artista. L’articolo riporta anche una frase di Matthew Carey Williams, direttore della galleria White Cube, che paragona il mercato dell’arte a quello della droga e della prostituzione, fiorente e incontrollato. Cosa ne pensa di questa affermazione?

«Beh, intanto l’arte non fa male. Però, se devo trovare un minimo comun denominatore, è innegabile che anche in essa ci sia una sorta di dipendenza. Che sia fiorente è vero, le cose sono cambiate drasticamente. Quando ero giovane l’arte era il cugino povero rispetto ad altri settori tra cui il cinema, la moda, addirittura la letteratura. Ora i miei amici scrittori si stupiscono dello sfarzo di un vernissage in confronto alle presentazioni dei loro libri, dove un po’ di vino scadente in un bicchiere di plastica sembra già un lusso. Questo credo sia accaduto grazie a internet, al fatto che lentamente ogni città ha visto sorgere un museo d’arte contemporanea e sicuramente alla crescita economica e intellettuale della middle class. C’è una maggiore consapevolezza. Per quanto riguarda i prezzi delle opere c’è un altro fattore da considerare. Oggi i ricchi, sono strepitosamente ricchi e se vogliono una certa opera non fanno caso alla spesa. Non so chi abbia comprato The Bed, ma la polemica scaturisce solo perché dei 2 milioni e mezzo di sterline spesi per un’opera d’arte i media ne parlano. La stessa persona però probabilmente ne ha spesi 35 per uno yacht che userà tre volte, e se se ne parlasse lo si troverebbe altrettanto ridicolo. È gente che non ha bisogno di capire quanto sta spendendo. Uno dei miei collezionisti è un ragazzo californiano, che ha sviluppato un’app di successo, non riesce neanche a quantificare quanti soldi ha, per lui sono come quelli del monopoli. Con lo sviluppo di alcuni Paesi come la Cina o la Russia si stanno delineando i profili di collezionisti ancora diversi, ma spesso è la loro ricchezza a fare i prezzi delle opere».
Meditate cari incisori, meditate...

martedì 1 luglio 2014

DERENTÒ



Saranno le sale del Castello di Corigliano d’Otranto a fare da cornice, dal 5 Luglio all’11 settembre, al progetto Derentò  dell’incisore salentino Andrea De Simeis: una monografia con disegni, testi e incisioni ispirata ai fatti che coinvolsero le città di Costantinopoli e Otranto nel XV secolo, volta ad approfondire le relazioni tra cultura bizantina e latina.

Derentò  è il nome con cui i paesi della Grecìa, una piccola comunità ellofona al centro del Salento, di cui De Simeis è originario, designavano la vicina Otranto. Così Andrea racconta attraverso le sue incisioni i fatti che la interessano dal 1453 al 1480: il gran progetto di turchizzazione di Maometto II, dalla conquista di Costantinopoli al sacco di Otranto, appena ventisette anni dopo.

Molteplici e determinanti sono i riflessi di quest’arco di storia sulla Grecìa che l’artista ritrova nei racconti della nonna, degli anziani del suo paese e nella storia di scrittori, come Gianfreda, Bodini, Maria Corti, De Dominicis, Rina Durante.
Un percorso espositivo raccontato da oltre cinquanta teche di incisioni originali da matrice in rame,  tirate su carte a mano realizzate in fibra di moracee con tecniche degli opifici orientali del VII sec. e tecniche medioevali delle gualchiere amalfitane.




Le opere sono distribuite in quattro spazi:
- Il primo riguarda gli anni 1451 – 1480 e accoglie 11 opere relative alle cronache del Bey ottomano Tursun, in cui si mette in relazione il tragico destino di Costantinopoli con la sua legittima figlia, Otranto.
- Nel secondo spazio, relativo al 1480 – 1481, è illustrato il racconto del sacco di Otranto per mano del luogotenente Ahmed Ghedik Pascià, ispirato all’invenzione letteraria di Don Grazio Gianfreda.
- Il terzo ospita Derentò , una serie di incisioni che accompagna brevi selezioni scritte di illustrissimi autori locali, quali Rina Durante, Maria Corti, Giuseppe De Dominicis.
- L’ultimo spazio è quello del Martirologio, 16 grandi teche con gli ottocento ritratti di invenzione dei martiri idruntini.

 Derentò ispira anche l'orafo Bruno Micolano, così il progetto si arricchisce dell'antica disciplina orafa, stretta parente della calcografia: Micolano fonde l'argento sulle matrici incise di De Simeis e conia pregiati  gioielli per una collezione unica nel suo genere.
In occasione della mostra Poste Italiane emetterà un annullo filatelico commemorativo che celebra la canonizzazione dei SS Martiri e vidimerà una tiratura di quattromila microincisioni originali in formato cartolina.
Il vernissage avverrà il 5 Luglio alle ore 21, con Derentò  che apre l’evento “Festival dei saperi inutili” un pubblico confronto tra i più grandi pensatori e filosofi viventi, organizzato dal  Comune di Corigliano d’Otranto nella settimana dal 5 al 12 luglio.