giovedì 7 luglio 2011

EDIZIONI STRAORDINARIE

Johann Wilhelm Meil
Il venditore di almanacchi
acquaforte, 1788
















Non so se avete già visionato la pagina EDIZIONI che ho postato da poco, penserete che questo non sia altro che un basso espediente per segnalarla e raccomandarla, ed io, che preferisco passare per cinico piuttosto che per ipocrita, e che, per quanto possa apparire una contraddizione esistenziale, detesto fingere, vi dirò che è proprio così, e che in effetti, visto che i critici di professione, i puri critici, non ne parlano affatto, né in bene né in male, mi è sembrato opportuno avviare una ricognizione su coloro che (ancora?) realizzano edizioni con incisioni originali e basta questo a distinguerle da tutte le altre, per esempio quelle finite a “Mi Manda Raitre” di qualche puntata addietro, si capiva che coloro che si ritenevano ingannai non avevano la benché minima idea di cosa avessero acquistato, le capacità persuasive dei venditori (definiti “aggressivi”) li aveva fatti abboccare alla prospettiva dell’investimento speculativo, di un valore economico riconvertibile in ogni momento e in rapido e sicuro incremento. All’annuncio della telefonata in diretta di Franco Maria Ricci la responsabile di Arté ha abbandonato il collegamento e i tempi televisivi della trasmissione non hanno permesso di entrare nel merito delle reali caratteristiche dei libri proposti.
I tempi di rivalutazione dell’arte sono lunghi e incerti per questo l’unico criterio di buon senso è da ricercare nella soddisfazione personale del puro piacere estetico.
I libri, libretti e libroni dei piccoli e grandi editori che si stanno censendo sono solo per i pochi dotati della particolare sensibilità necessaria ad apprezzarli, poiché la qualità non è mai appariscente e ostentata, spesso si cela dietro un’apparenza dimessa.
 “Libro d’Artista”, “Libro Oggetto”, “Libro d’Arte”, “Libro illustrato” e ancora dall’estero “Livre de Peintre” “Installation book”, “Performance Book”….sono tutte definizioni che dovrebbero aiutare a far ordine e invece a me sembra che accrescano la confusione, al punto che non mi interessa neanche sapere a quale categoria siano riconducibili le edizioni che intendo segnalare, avendo però chiarissima l’idea di come debbano essere fatte. 
Mi interessa soltanto individuarne l’esistenza e man mano che mi giungono notizie inserisco il link, così la pagina va crescendo e ringrazio quanti stanno collaborando; chissà ancora chi manca, di certo so di chi posso fare a meno: degli stronzetti che ritengono costituisca prestigio non dar conto e di quelli sempre pronti a proporsi pur non avendone titolo.
Alcune iniziative editoriali sono dilettantistiche (non dilettantesche) quindi nel senso di celebrare il diletto non il pressappochismo, altre rigorosamente professionali.
C’è chi è solo editore di se stesso e c’è l’articolata e sapiente iniziativa commerciale, sia detto senza attribuire a “commerciale” la minima connotazione negativa.
Alcune edizioni sono “sibi et paucis”, esclusivamente fuori commercio, altre costano, ma neanche tanto, sempre meno degli equivalenti fogli sciolti, e meritano di essere sostenute, ché nessuno può essere condannato a fare solo “poesia”.
Per quanto conosco gli operatori di questo settore è probabile che ciascuno, per motivi diversi, possa risentirsi di trovarsi affiancato agli altri. Si è adottato l’asettico ordine alfabetico della “ragione sociale” si direbbe in burocratese con il recapito internet integrato da quanto ciascuno ha ritenuto di comunicare senza attribuire alcun giudizio di merito.
La mia idea è che la rilevanza critica degli autori dei testi e delle incisioni rappresenti un valore aggiunto e che la qualità intrinseca di un’edizione dipende dalla sinergia di altri aspetti non meno rilevanti (scelta del carattere, impaginazione, qualità della carta, stampa, rilegatura…) che nelle edizioni proposte appaiono sempre estremamente curati, almeno a me piacciono così e l’inserimento del blog tra i links di “Print Maker”: www.printmaker.co.uk/links.html mi auguro porti nuovi contatti anche agli interessati.


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